Traduzione automatica vs traduzione umana: affidereste la vostra trattativa da un milione di Euro a Google Translate?

La più recente rivoluzione tecnologica ha senza dubbio modificato il nostro modo di lavorare, e di vivere. Pensiamo ad esempio a come la nascita dello smartphone e di Internet abbiano reso possibile il lavoro a distanza e l'efficienza delle comunicazioni nonostante l'esistenza di confini internazionali. Tale rivoluzione ha apportato rilevanti benefici anche nel settore della traduzione, quali la creazione di dizionari digitali e strumenti di traduzione assistita, i cosiddetti CAT (Computer Assisted Translation). Anche i programmi di traduzione automatica, quali Google Traduttore e altri, sono stati oggetto di continuo perfezionamento e hanno raggiunto un certo grado di accuratezza e completezza. Tuttavia, nonostante molti siano dell'idea che presto la professione del traduttore diventerà obsoleta poiché sostituita da software veloci e precisi, è evidente che la traduzione umana sia ancor imprescindibile e necessaria.

 

Infatti, la traduzione automatica, nonostante gli ultimi miglioramenti apportati, resta uno strumento sperimentale e, a mio avviso, inutile soprattutto per scopi di interscambio culturale e commerciale. Molti sono i motori di traduzione, ma anche quelli più collaudati tendono a produrre traduzioni sgraziate e spesso non corrette. La ragione di ciò è dovuta al fatto che i sistemi di traduzione automatica utilizzano approcci più “meccanici” rispetto al traduttore umano. Uno di questi approcci, semplificando, è basato sulle regole di grammatica e sintassi delle lingue, l'altro sulla frequenza di occorrenza della traduzione di una parola o di gruppi di parole. Il primo sistema conosce la struttura grammaticale e sintattica delle lingue in questione e solitamente si appoggia a un vastissimo dizionario bilingue che permette di tradurre una parola alla volta, per poi riarrangiare il documento tradotto in ciò che il sistema sente come “corretto”. Tuttavia il testo che ne deriva è il più delle volte illeggibile e inaccurato. Difatti, la traduzione non è un processo che può essere svolto parola per parola. Le parole assumono significati diversi a seconda del contesto in cui esse sono inserite: è il contesto a determinare l'accezione del significato.

 

I sistemi di traduzione automatica basati invece sulla frequenza dell'occorrenza della traduzione di una parola o di gruppi di parole danno una certa rilevanza al contesto. Dopo aver scansionato un enorme volume di materiale bilingue online, questi sistemi forniscono la traduzione che all'interno del corpus di riferimento appare con la frequenza più alta. Sebbene quest'ultimo approccio permetta una comprensione generale e più esatta di ciò che un documento vuole dire e che sempre più forze nel mondo della ricerca linguistica si stiano prodigando per perfezionare questo tipo di sistema, viene a mancare una certa sensibilità propria soltanto del traduttore umano per le sottili sfumature della lingua. L'ostacolo ancora da superare per i sistemi di traduzione automatica è l'effettiva non-comprensione di ciò che viene letto. Per quanto questi sistemi siano veloci ed economici, attualmente non possono sostituire la figura del traduttore. Egli sa ragionare su significati impliciti, comprende l'ironia e il sarcasmo e si cimenta in una meticolosa ricerca di significati con lo scopo di mettere in comunicazione due sistemi linguistici e culturali distinti, creando un testo nella lingua di arrivo che risulti il più naturale e fruibile possibile.

 

In ultimo, andranno in futuro i sistemi di traduzione automatica a sostituire la traduzione umana? Lo sviluppo della tecnologia porterà quasi sicuramente alla creazione di ancor più accurati sistemi di traduzione automatica. Come detto, propria del traduttore è tuttavia una certa sensibilità verso il testo nelle lingue di partenza e di arrivo derivata dalla capacità di ragionamento e riflessione che una macchina ancora non è in grado di attuare. Il traduttore interagisce e si emoziona, possiede un bagaglio linguistico e culturale di esperienze fondamentale ai fini del successo della produzione.

 

Affidereste pertanto la vostra trattativa da un milione di Euro a Google Translate?

 

Autore: Cristiana Girolimetto, interprete e traduttrice dalla lingua cinese nel settore dei beni di lusso e del Made in Italy, formatrice e mediatrice culturale verso la Cina.

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